Come sappiamo, l'alabastro si divide in due varietà, ossia quella gessosa e quella calcarea; vediamo allora le loro caratteristiche analizzando singolarmente le due varietà:
ALABASTRO CALCAREO: Questo tipo di alabastro , piuttosto malleabile, viene originato dal deposito di acque calcarifere la cui durezza oscilla tra 3 e 4 della scala Mohs. L'alabastro calcareo è formato da carbonato di calcio poliforme che, secondo le fasi cristalline, può presentarsi sotto forma di calcite oppure di aragonite.
Derivante dalla precipitazione del carbonato di calcio presente in acque sature, l'alabastro calcareo si mostra trasparente alla luce in un alternanza di strati puri dal colore bianco e strati contenenti ossidi di ferro che donano al minerale una particolare colorazione.
Molto diffuso nell'arte egizia, l'alabastro calcareo giunse presso i Romani quando già, presso gli Etruschi, era in uso il tipo di alabastro gessoso di Volterra.
ALABASTRO GESSOSO: sotto l'aspetto mineralogico, questa varietà di alabastro è, in sostanza, una varietà di gesso microcristallino, caratteristica che gli conferisce peculiarità uniche tra cui spicca la malleabilità. L'alabastro gessoso, infatti, si presta molto bene alla lavorazione artigianale ed alla produzione di opere artistiche, cosa che con i gessi comuni, risulterebbe impossibile.
Si pensa che l'alabastro si sia formato in epoca miocenica (da 26 a 7 milioni di anni fa) a causa di un particolare processo chimico di solfatazione delle rocce calcaree.
Sotto l'aspetto chimico, invece, l'alabastro gessoso è un sale composto da bisolfato di calcio. La varietà di questo minerale presente in Toscana, grazie alle sue caratteristiche di compattezza, trasparenza, durezza, consistenza ed alle particolari venature, è considerata la più pregiata d'Europa.
Si deve però ricordare che le varietà di alabastro sono infinite poiché le caratteristiche che le contraddistinguono dipendono dalla composizione chimica del terreno in cui il minerale si è sviluppato. Si trovano così varietà di diverso colore e, meno saranno le inclusioni, più il colore risulterà vicino al bianco più o meno trasparente.