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Storia dell'Alabastro

L' Alabastro nella Storia

La storia dell'alabastro è piuttosto dibattuta già a partire dall'origine del nome. Si pensa infatti che, nelle lingua greca, e poi in quella latina, la parola alàbastron fosse utilizzata per indicare vasi e manufatti fabbricati con questo materiale, tuttavia non è ancora chiaro se sia stato il materiale a dare il nome all'oggetto o viceversa. Altra ipotesi è quella secondo la quale il nome di 'alabastro' deriverebbe dall'antico Egitto. Si pensa infatti che in queste terre del nord Africa vi fosse una città chiamata Alabastron, nota per la fabbricazione di vasetti ed anfore, da cui deriverebbe appunto il nome di alabastro.
La seconda è forse l'ipotesi più accreditata in quanto i reperti più antichi proverrebbero proprio dalle terre egizie e consistono in piccoli vasetti che, con ogni probabilità, erano destinati a contenere e conservare oli e profumi. Sempre sotto forma di vasi, si ritrovano poi oggetti artigianali di alabastro anche nella cultura greca.

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Presso gli etruschi invece la lavorazione dell'alabastro assolve a tutt'altra funzioni, vengono infatti costruite urne cinerarie e sarcofagi di grande pregio, su cui non mancano magnifiche raffigurazioni del defunto in scene di vita quotidiana, intento ad intraprendere un possibile viaggio nell'aldilà, battaglie, oppure famosi episodi della mitologia.
Talvolta, queste gradi lastre, ottenute dalla lavorazione dei tipi di alabastro più pregiati, venivano colorate superficialmente con l'uso di sostanze minerali, oppure ricoperte da sottili lamine d'oro.
Molte di queste urne ci sono pervenute, in buono stato, e sono conservate in numerosi musei italiani, al Luovre di Parigi ed addirittura al British Museum di Londra.
Popolando con successo anche l'arte romana, l'alabastro attraversa però un periodo di decadenza durante il medioevo; di questo periodo, infatti, ci sono giunti pochi, scarni reperti.
Il rifiorire dell'artigianato alabastrino si farà attendere fino al 1600, quando alle grandi opere artistiche di straordinaria bellezza si affianca la produzione di oggetti di arredamento che creano così un vasto e ricco mercato interamente dedicato all'alabastro.
Si può parlare però di un vero e proprio boom dell'alabastro solo nel 1700, secolo in cui gli abili riproduttori di opere classiche iniziarono a produrre opere di grande pregio che fecero conoscere l'alabastro al mondo intero. Nel'800 poi, iniziò il fenomeno dei 'viaggiatori', ossia produttori volterrani che, con i loro prodotti, sbaragliarono la concorrenza estera, portando le loro opere fino negli angoli più remoti del mondo, fieri della grandissima qualità del proprio alabastro.
Oggi, nonostante gli andamenti instabili dell'economia, l'alabastro, soprattutto quello italiano di Volterra, continua ad affermarsi nel mondo dell'arte per l'elevato pregio del materiale e delle opere che gli abilissimi artigiani ne sanno ricavare.

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